giovedì 25 agosto 2016

Le 10 serie più avvincenti degli ultimi dieci anni


Premesso che alla settima arte va riconosciuto uno status di superiorità inconfutabile, bisogna ammettere che negli ultimi dieci anni, prendendo Lost come ipotetico capofila, le serie si sono ritagliate uno spazio che ha rivoluzionato il mondo del piccolo schermo portando una qualità un tempo inimmaginabile, cosa che ha contribuito ad abbattere anche il mio scetticismo. A parte Twin Peaks Xfiles ho sempre avuto un rifiuto per le fiction a puntate. Il vero spartiacque è stato Breaking Bad; da lì si è capito che le storie dilatate (quando non tradiscono un'evidente paraculaggine) danno la possibilità di sviluppare con maggiore profondità il plot e i personaggi. Basti ricordare il successo clamoroso che ebbe al cinema La meglio gioventù, fiction di sei ore originariamente ideata per essere trasmessa in tv in quattro puntate. Impensabile riuscire narrare in modo così efficace una vicenda che va dal 1966 alla primavera del 2003 con le tempistiche proprie del cinema.
Queste righe di premessa per introdurre quelle che ritengo siano state le serie più avvincenti degli ultimi dieci anni. Alcune purtroppo mai trasmesse in Italia, ma come si sa, la rete è una fonte miracolosa.

Il Trono di Spade (HBO 2011/16)
La stanno tirando lunga, è vero, ma ormai è un classico. A quanto pare le ultime due stagioni saranno ancora più cupe; no, perché le precedenti cos'erano, commedie brillanti?

Breaking Bad (AMC 2008/13)
Cinque stagioni in un crescendo rossiniano.

Peaky Blinders (BBC2 - 2013/16)
Tre stagioni di cui l'ultima ancora inedita in Italia. Purtroppo poco conosciuta ma di qualità eccelsa, con la colonna sonora migliore di sempre e con Cillian Murphy protagonista assoluto.

Top of the Lake (BBC/Sundance Channel - 2013)
Sette episodi per la regia di Jane Campion.

Fargo (FX Usa - 2014/16)
Due stagioni strepitose.

Narcos (Netflix - 2015/16)
La serie biografica su Pablo Escobar che ha fatto definitivamente esplodere il fenomeno Netflix.

Mr. Robot (Usa network 2015/16)
Due stagioni di cui una ancora inedita in Italia. Fra realtà e allucinazioni una delle serie più dirompenti che vede protagonista l'hacker Elliot. Ci sarà una terza stagione.

P'tit Quiquin (2014)
Scritta e diretta da Bruno Dumont (già questo una garanzia) in quattro episodi. Miniserie francese presentata integralmente a Cannes 2014.

Utopia (Channel 4 - 2013/14)
Inedita in Italia, questa serie inglese tra fantascienza, thriller e fumetto ti spara in faccia colori acidi e complotti planetari. Due stagioni da sei puntate.

True Detective (HBO 2014/15)
Con la prima stagione (Matthew McConaughey e Woody Harrelson) siamo al capolavoro: trama geniale e attori in stato di grazia; la seconda è poco più che discreta.

lunedì 22 agosto 2016

Portishead - Roads (live and remix)

Proprio oggi, il 22 agosto del 1994, usciva Dummy, l'album di debutto dei Portishead e questa è Roads, una delle gemme del disco, suonata dal vivo con orchestra e soprattutto con la voce da brividi di Beth Gibbons. 
Di lei consiglio di recuperare Out of season, lavoro da solista che del 2002 con la collaborazione di Paul Webb, ex Talk Talk, nonché suo compagno.



Non sono un amante dei remix, ma questo è un ottimo lavoro.

venerdì 19 agosto 2016

Un ospite inatteso e un libro inquietante

Guantino, detto Guanty, sta passando le vacanze estive sulla teiera volante. Spettacolo di simpatia e intelligenza felina.





































Quando gli ospiti si allargano




















In un futuro prossimo che è già presente, la crisi economica e la società che va a rotoli lasciano spazio ad un nuova forma di organizzazione sociale talmente perfetta da risultare mostruosa.
“Le apocalissi della Atwood sono diverse da tutte le altre perché a causarle siamo stati noi. Non le meteoriti o gli alieni distruggeranno il mondo, ma noi”. (The Times)


martedì 9 agosto 2016

Michael Kiwanuka - Cold Little Heart

Prendetevi dieci minuti di pausa da qualsiasi cosa per ascoltare questa meraviglia di Michael Kiwanuka, cantautore londinese figlio di rifugiati ugandesi.
Un'introduzione Hammond accompagnata da una chitarra slide alla Gilmour, si trasforma in una ballata soul da brividi grazie ai cori e ad una voce che evoca coloro che hanno fatto la storia della black music. Per me, finora, canzone dell'anno. 

venerdì 5 agosto 2016

Stranger Things - inossidabili anni '80

Se ci pensate, un certo immaginario che persiste tuttora nella fantascienza contemporanea è stato proprio costruito in questa decade. Ecco in parte spiegato il successo di una serie come Stranger Things (approdata su Netflix dopo svariati rifiuti di altri networks) grazie all'intuizione dei fratelli Duffer che hanno saputo sapientemente mischiare i temi e gli ingredienti dell'epoca riuscendo però ad andare oltre il puro citazionismo. Un romanzo di formazione ambientato nel 1983, dove l'orrore diventa metafora per raccontare il passaggio traumatico dall'adolescenza al mondo degli adulti. La spiazzante ingenuità della messa in scena (in realtà apparente) è legata a due fattori: il costante punto di vista infantile e la volontà di ricreare un mondo discendente diretto di quell'epoca cinematografica; otto episodi la cui visione stimola a dimenticare tutte le sovrastrutture che noi appassionati e criticoni ci siamo costruiti in decenni di visioni. 

Ottima la colonna sonora che alterna tappeti sonori elettronici con brani d'epoca: Clash, Joy Division, New Order, Modern English, ecc... anche se avrei apprezzato in certi momenti che alcuni brani fossero più in primo piano e non solo accennati e poi lasciati in sottofondo. 
Una menzione per la straordinaria protagonista, dotata di poteri telecinetici e identificata solo con il numero tatuato (11), interpretata dalla dodicenne Millie Bobby Brown.





LEGENDA VOTI

@ una cagata pazzesca
@½ pessimo
@@ trascurabile
@@½ passabile
@@@ buono
@@@½ da vedere
@@@@ da non perdere
@@@@½ cult
@@@@@ capolavoro