martedì 26 aprile 2016

Il Piccolo Regno

E’ un romanzo breve, o un racconto lungo – a seconda dei punti di vista -, per ragazzi dai 10 ai 100 anni. Si potrebbe definire un racconto gotico-rurale, ambientato durante una lunga estate, in un’epoca pre-digitale. C’è la campagna inglese, una banda di ragazzini, un antico tesoro, un fantasma che sconvolge le notti del protagonista e un segreto da scoprire. 

Un piccolo grande libro che mi ha fatto riassaporare la purezza dell'infanzia, l'amore per l'avventura e per le sfide quando, liberi di scorrazzare, esploravamo il territorio allontanandoci sempre di più. E' stata una fortuna da piccoli aver avuto un piccolo regno (affine a quello qui narrato) fatto di case abbandonate e palazzi in costruzione, campagne da perlustrare, bagni proibiti nel fiume, pomeriggi trascorsi sugli alberi armati di fionde e cerbottane.
La banda dei quattro protagonisti formata da Merlo, Lepre, Tasso e Ranocchio ci fa rivivere questa libertà attraverso la magia della letteratura sullo sfondo della campagna inglese degli anni trenta, in quel periodo della vita irripetibile e a volte traumatico, rappresentato dal passaggio dall'inconsapevolezza primitiva dell'infanzia all'impatto con il mondo dei grandi.
Un po' di commozione sul finale mi ha colto dolcemente di sorpresa.

2 commenti:

  1. Mi sono commossa anch'io. Gran bel libro. Con anche una punta di gothic che non guasta (l'omaggio quasi esplicito all'Henry James de Il giro di vite) :)

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  2. Ehi ciao! Che bello, in effetti sembra un libro d'altri tempi e per una buona parte è questo il suo fascino.

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